Abbiamo interrogato il contesto di Bagnoli per scoprire come sono orientate le sue forze più vitali, immaginandolo come l’avamposto della città in una delle grandi aree in trasformazione più sensibili di Napoli, là dove la città riverserà le proprie energie nei prossimi anni.
Abbiamo proposto un disegno di insieme che, aprendo sorprendenti visuali verso mare, trasforma ciò che prima era un retro in un nuovo fronte urbano.
Abbiamo “costruito sul costruito”, ri-pensando alla fabbrica come luogo della memoria (che non si può tradire). Abbiamo pensato alle rovine ex industriali come luoghi sospesi, testimonianze del pathos della vita vissuta di chi ha “abitato” questi luoghi prima di noi, ricordandoci la grandezza di quello che è stato e che sarà, narrando l’identità ex industriale.