“Argatella” in napoletano vuol dire arcolaio: come il lavoro dell’arcolaio, il progetto prevede un intervento delicato ma molto preciso di ritessitura urbana. Lo strappo del declino industriale si ricuce valorizzando archeologia e paesaggio, tessendo legami.
Assi visivi enfatizzati, griglia urbana reinterpretata, maglia industriale a collegare le macro-sculture territoriali: trama e ordito definiscono pieni e vuoti in armonia con il contesto.
Il parco è filo conduttore. La vegetazione locale si protrae dalla collina di Posillipo, è tintura del tessuto e definisce ambienti a tema e spazi per la popolazione.
Un nuovo lembo di città impreziosito da un dettaglio d’eccezione: il mare. Celebrazione di passato e futuro, motore per l’economia, luogo privilegiato dove vivere.
Un progetto sostenibile rivolto al futuro: la nuova trama permette uno sviluppo flessibile dell’ordito.