SESTO CLASSIFICATO - Il Parco di Bagnoli tra città e mare

Il masterplan struttura le “frange” come spazi di relazione tra città e natura, ridefinendo i punti di contatto tra il parco e il contesto urbano e si sviluppa attraverso tre approcci:

1. Frangia Nord - Via Nuova Bagnoli - l’estensione del tessuto costruito verso il Parco urbano;
2. Frangia Nord Est - Città / Parco – l’estensione dell’habitat naturale verso Cavalleggeri;
3. Frangia Ovest - Waterfront– il raddoppio di via Coroglio come cerniera tra la spiaggia e il Parco.

RTP COSTITUENDO: ALBERTO IZZO & PARTNERS SRL (MANDATARIA) - DAVID CHIPPERFIELD ARCHITECTS
S.R.L. - B720 ARQUITECTURA SLP - B2B ARQUITECTES S.L. - ING. MARIA CASTALDO – ING. CARLO VIGGIANI
- ING. FILIPPO CAVUOTO SRL - GEOLOGO LUCIO AMATO - ARCH. ALBERTO CALDERONI - ARCH. VANNA
CESTARELLO - ARCH. LORENZO GIORDANO - ARCHIMEC S.R.L.


La strategia si sviluppa a partire da una lettura del contesto fisico. Il masterplan considera il nuovo parco come un intreccio di elementi naturali che tengano insieme diversi ecosistemi e, nel costruirne i bordi, struttura le “frange” come spazi di relazione tra città e natura. L’obiettivo è ridefinire i punti di contatto tra il parco e il contesto urbano attraverso nuove architetture: ricucire ciò che già esiste attraverso i nuovi interventi strategici e il Parco.

Il masterplan si costruisce attraverso tre approcci:

  1. Frangia Nord - Via Nuova Bagnoli - l’estensione del tessuto costruito verso il Parco urbano;
  2. Frangia Nord Est - Città / Parco – l’estensione dell’habitat naturale verso Cavalleggeri;
  3. Frangia Ovest - Waterfront– il raddoppio di via Coroglio come percorso pedonale di cerniera tra la spiaggia e il Parco.

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