Progetti

Il progetto racconta del ritorno all’ideale di “Campania FELIX”, declinato secondo una interpretazione contemporanea del genius loci.
Da Posillipo il progetto si articola in tre diversi ambiti: il parco naturale, il bosco produttivo e il parco urbano. Tre campiture verdi, che si integrano anche attraverso le radure circolari, a valorizzare le archeologie industriali e un nuovo modello di termalismo.

Argatella, arcolaio in napoletano: un intervento delicato, preciso di ritessitura.
Lo strappo del declino industriale si ricuce valorizzando archeologia e paesaggio, tessendo legami. Il parco è filo conduttore; la popolazione, tintura del tessuto. Un nuovo lembo di città, abito su misura impreziosito da un dettaglio d’eccezione: il mare.
Un progetto evolutivo, sostenibile, rivolto al futuro.

Un progetto unitario di riconfigurazione dell’area, che ingaggia con le tracce della fabbrica un gioco proficuo, di alto profilo tecnologico, dove la memoria dell’industria guida il restauro del paesaggio.

Fucine Balneolis - un parco dove il benessere si fonde con la terra e il mare. Il progetto è frutto di un lavoro di pianificazione multi disciplinare applicato allo sviluppo del masterplan e alla definizione di un programma volto a rendere il sito resiliente nei confronti di vulnerabilità che si potranno manifestare in futuro, come ad esempio i cambiamenti climatici o particolari scenari economici.

Grazie a un approccio integrato, il parco è progettato come uno ambiente resiliente, rappresentativo dei principi dell’healthy living. Soluzioni nature-based, per la ristorazione di ecosistemi locali e l’adattamento ai cambiamenti climatici, sono visibilmente integrate nello spazio, con l’intento di stimolare attenzione e cura verso l’ambiente. Storia e natura si uniscono a futuro e innovazione.

Il masterplan struttura le “frange” come spazi di relazione tra città e natura, ridefinendo i punti di contatto tra il parco e il contesto urbano e si sviluppa attraverso tre approcci:

1. Frangia Nord - Via Nuova Bagnoli - l’estensione del tessuto costruito verso il Parco urbano;
2. Frangia Nord Est - Città / Parco – l’estensione dell’habitat naturale verso Cavalleggeri;
3. Frangia Ovest - Waterfront– il raddoppio di via Coroglio come cerniera tra la spiaggia e il Parco.

La proposta si caratterizza per l’introduzione di agricoltura produttiva in città.
Una rete di canali navigabili percorsi da eco-boat connette la fermata della Metropolitana con un “mercato galleggiante” e i principali attrattori dell’area.
Al margine Sud si prevede una “foresta” in prosecuzione del costone di Posillipo con l’imbocco della Grotta di Cocceio raggiunto da trasporti collettivi.

La collina di Posillipo, la linea di costa e il nuovo collegamento tra Bagnoli e Cavalleggeri formano un triangolo ideale, potente e riconoscibile che orienta il progetto e il rapporto tra le parti. Questa configurazione offre l’opportunità di disegnare un parco definito da tre segni principali e che si compone di due elementi chiari e definiti: il Parco Naturalistico e il Parco Produttivo.

Il progetto prevede un nuovo grande parco urbano e un nuovo waterfront in cui convivono emergenze ambientali, preesistenze di archeologia industriale, funzioni esistenti e nuove. Il progetto vuole dare una motivazione al verde, creare un’alternativa utile sia alla popolazione che alle università e ai laboratori, realtà fiorenti della zona.

Lunghi specchi d’acqua riconnettono il presente di Bagnoli con il suo passato termale romano.
L’acqua alimenta alberi e piante della flora autoctona; gli ettari riconquistati sono attraversati da percorsi pedonali accessibili e la battigia si apre di nuovo alla comunità: scompaiono i moli industriali lasciando spazio ad una nuova spiaggia, votata al divertimento delle famiglie di Napoli e dei visitatori.

Il Nuovo Parco definisce un grande spazio da vivere dove i 3 elementi cardine, la Corona verde, la “Natura Ritrovata” e “la Spiaggia Dorata” si susseguono con un differente gradiente di naturalità, formando il grande masterplan. Il progetto ambisce a stabilire un nuovo contratto tra l’uomo e la natura, che si sviluppa nel cuore del parco per irradiarsi tra le archeologie, la spiaggia ed il cielo.

Il nuovo parco urbano è progettato in parte come uno spazio verde nel quale si concentrano una serie di funzioni autosostenibili e in parte è destinato all’utilizzo di un vero e proprio Parco Alimentare, dove trovano spazio le coltivazioni tradizionali e di grande pregio della zona.

Il disegno del paesaggio nasce da una riflessione non concitata sulla metamorfosi dei luoghi come segno di continuità del valore degli stessi, e, più che imporre un segno umano, riporta alla luce quelli già esistenti, attraverso un approccio di restituzione e non più di conquista.

La proposta si basa su due scelte strategiche complementari: l’interpretazione del parco come una colata verde, costituita da una grande varietà di paesaggi all’interno dei quali si aprono le radure che accolgono i diversi episodi di archeologia industriale, e il ridisegno del lungomare in continuità fino all’isola di Nisida, consentendo di espandere lo spazio per la spiaggia e per il Porto Turistico.

Bagnoli come avamposto della città, là dove la città riverserà le proprie energie nei prossimi anni.
Abbiamo aperto nuove visuali verso mare, trasformando ciò che prima era un retro in un nuovo fronte.
Abbiamo “costruito sul costruito”, ri-pensando alla fabbrica come luogo della memoria, testimonianza del pathos della vita vissuta di chi ha “abitato” questi luoghi prima di noi.

Il progetto vuole creare un luogo speciale che non sia solo locale, o solo regionale, ma possa diventare un riferimento mondiale basato sulla sua natura specifica, che è fondamentalmente archeologica e naturale. Che sia un’archeologia da usare e vivere unito ad una natura da valorizzare e fruire.

Bagnoli, affacciata sul suo infinito mare, trova nell’acqua la sua nuova energia vitale. L’acqua compenetra il progetto e diviene non solo elemento visivo, ma anche e soprattutto, un tema di sostenibilità ambientale, con tracciati che ordinano lo spazio costituendo la matrice generativa del masterplan.